Una panoramica: i diversi tipi di agevolazioni
Acquistare una nuova caldaia informandosi in rete significa imbattersi in decine di articoli che parlano di bonus caldaie o incentivi caldaie. In entrambi i casi parliamo di termini ombrello che racchiudono tutta una serie di agevolazioni note con altri nomi e che permettono di ammortizzare, tra rimborsi e detrazioni fiscali, le spese da sostenere, e che non funzionano tutte allo stesso modo.
Bonus casa, Ecobonus e Superbonus, ad esempio, rientrano nelle detrazioni fiscali: rispettando tutta una serie di requisiti è possibile acquistare una caldaia risparmiando attraverso detrazioni IRPEF (per le persone fisiche) o IRES (per le società) lungo il corso di 10 anni; dal 17 Febbraio 2023 (a meno di particolari condizioni) non è più possibile sfruttare l’opzione della cessione del credito e dello sconto in fattura.
Accedendo a queste agevolazioni è possibile portare in detrazione sia le spese d’acquisto del nuovo prodotto sia le spese per l’esecuzione dei lavori o la rottamazione della precedente caldaia. Le agevolazioni sono utilizzabili unicamente per lavori effettuati su un immobile già esistente dove sia già presente un impianto di riscaldamento.
Diverso il funzionamento del conto termico 2.0, che viene elargito sotto forma di bonifico da parte del GSE (gestore dei servizi energetici) ai contribuenti che ne fanno richiesta rispettando i requisiti. Il conto termico, tra le altre cose, non è in alcun modo cumulabile con le altre forme di agevolazioni statali come Bonus Casa, Ecobonus e Superbonus 90%.
Come funziona il bonus casa 2023 per le caldaie
Il bonus casa, noto anche con il nome di bonus ristrutturazioni, è un’agevolazione fiscale legata ai lavori di ristrutturazione edilizia (nello specifico manutenzione ordinaria e straordinaria) e riqualificazione energetica.
È possibile usufruire di questo bonus fino al 31 dicembre 2024, a patto di effettuare la rottamazione della vecchia caldaia, così da sostituirla con un modello più efficiente dal punto di vista energetico. Gli interventi compresi nell’incentivo comprendono:
- generatori di calore a biomassa;
- caldaie a condensazione di classe A per il riscaldamento degli ambienti o per la produzione di acqua calda;
- generatori di calore ad aria a condensazione;
- pompe di calore per la climatizzazione degli ambienti;
- sistemi composti da caldaia a condensazione e pompa di calore (sistemi ibridi).
Nel caso delle caldaie a biomassa, è possibile beneficiare del bonus ristrutturazione anche per l’acquisto di un nuovo generatore a patto che la caldaia sia in 5 stelle ambientali. Nel caso di sostituzione di un vecchio generatore a biomassa, la nuova caldaia può essere in 4 stelle ambientali.
Come funziona l’ecobonus 2023 per le caldaie
L’Ecobonus è un'agevolazione fiscale dedicata agli interventi per la riqualificazione energetica degli immobili e, nel caso delle caldaie, permette di detrarre fino al 65% della spesa effettuata. Abbiamo elencato tutti gli interventi compatibili con l’ecobonus all’interno di questo articolo.
A differenza del bonus casa esistono diversi scaglioni di percentuale per le detrazioni a seconda dell’intervento da effettuare. Quelli relativi alle caldaie sono i seguenti:
% detrazione | Val. Max Detrazione | Tipo di intervento |
50% | 30.000 € | sostituzione con caldaia a condensazione almeno di classe A;sostituzione con impianto con generatore di calore a biomasse almeno 4 stelle. |
65% | 30.000 € | sostituzione con impianti a caldaia almeno di classe A e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti;sostituzione con sistemi composti da caldaia a condensazione e pompa di calore (sistemi ibridi);sostituzione con generatori di aria calda a condensazione;sostituzione con impianti dotati di caldaie a condensazione con messa a punto del sistema di distribuzione del calore;sostituzione con pompe di calore ad alta efficienza e con impianti geotermici a bassa entalpia;sostituzione con scaldacqua a pompa di calore. |
Nel caso dell’Ecobonus per l’acquisto di una caldaia a biomassa, è possibile richiederlo sia in caso di nuova installazione sia in caso di sostituzione di generatore a biomassa obsoleto. Nel caso di nuova installazione, la nuova caldaia a biomassa deve essere certificata in 5 stelle ambientali. Nel caso di sostituzione di caldaia a biomassa obsoleta, il nuovo generatore può essere in 4 stelle ambientali.
Come funziona il Superbonus 90% per le caldaie
Il Superbonus 90% è l’ultima versione dell’incentivo superbonus. Puoi approfondire tutte le sue caratteristiche seguendo la nostra guida alle modifiche del 2023, il nostro articolo sulla cessione del credito e la nostra guida a come calcolare il quoziente familiare.
L’obiettivo del Superbonus è quello di migliorare di almeno 2 classi energetiche l’edificio interessato con la somma degli interventi operati, divisi in trainanti e trainati; i secondi possono essere detratti del 90% soltanto se eseguiti insieme ai primi.
Nel caso delle caldaie è possibile effettuare:
- sostituzione con caldaie a condensazione di classe A o superiore;
- sostituzione con pompe di calore;
- sostituzione con caldaia a condensazione e pompe di calore (sistemi ibridi);
- sostituzione e posa in opera di caldaie a biomassa.
Queste ultime, possono qualificarsi come intervento trainante e quindi essere detratte, soltanto se la casa si trova in un’area non soggetta a procedura di infrazione per la qualità dell’aria, si trova in una zona non metanizzata e si stia mettendo in posa una caldaia con certificazione 5 stelle. Nel caso in cui l’intervento sia trainato e si sostituisca un generatore a biomassa obsoleto, la nuova caldaia può essere in classe 4 stelle.
Come funziona il conto termico 2.0 per le caldaie
Ogni anno il governo, attraverso il conto termico 2.0, stanzia 700 milioni di euro per finanziare a fondo perduto coloro che effettuano interventi per il miglioramento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Gli interventi incentivati per le caldaie sono:
- sostituzione con caldaie a biomassa;
- sostituzione con caldaia a condensazione;
- sostituzione con sistemi con caldaia a condensazione e pompa di calore (sistemi ibridi);
- sostituzione con pompe di calore;
- sostituzione con impianto scalda acqua a pompa di calore.
L’entità dell’incentivo (che viene erogato sotto forma di bonifico da parte del GSE e non come detrazione fiscale) varia a seconda del tipo di intervento. Per gli interventi di sostituzione delle caldaie tradizionali con caldaie a condensazione il bonifico equivale a massimo il 40% delle spese sostenute, il resto degli interventi sopracitati invece può raggiungere il 65%.
Se stai valutando l’acquisto di una nuova caldaia a biomassa, puoi contattarci per una consulenza. Insieme valuteremo la soluzione idonea alle tue esigenze e l’agevolazione cui avresti diritto.